
Sino ad oggi le fusa sono state ritenute un segno inequivocabile di felicità del micio, mentre in realtà hanno un significato molto complesso.
Il fare le fusa è una vocalizzazione tranquilla, udibile solo a brevi distanze, che si è evoluta dal segnale prodotto dai gattini e non nei gatti adulti.
Le fusa sono un suono insolito per un animale: sembra provenire dal petto del gatto ed è un suono quasi continuo. Un esame del suono emesso durante le fusa ha mostrato che cambia leggermente tra l’inspirazione e l’espirazione, e quasi si ferma un attimo nel mezzo tra i due movimenti respiratori.

Leggendo da sinistra a destra, le inspirazioni sono mostrate dai densi “picchi”, con espirazioni più tranquille nel mezzo. Il suono viene prodotto mentre le corde vocali vengono fatte vibrare come dei sonagli da un insieme di muscoli specifici.
A volte insieme alle fusa, durante le espirazioni, il gatto miagola leggermente dando alle fusa una qualità più ritmica che da come un senso di urgenza a chi lo sente: le fusa urgenti sono spesso utilizzate nel richiedere il cibo ed sono prodotte solo da gatti che hanno un proprietario. I gatti randagi non emettono mai le fusa urgenti.
Questo tipo di vocalizzazione si è probabilmente evoluta dalle fusa normalmente emesse dai gatti sia domestici che selvatici, tra madri e cuccioli, e si è mantenuta nell’adulto solo nel gatto domestico e non nei selvatici. Domestico si intende un gatto che vive nella comunità umana, quindi non solo i gatti con padrone ma anche i randagi ma che vivono vicino l’uomo.
I gattini fanno le fusa quando prendono il latte dalla mamma e possono farle per indurre la madre a fornire loro le mammelle, e la madre stessa fa le fusa mentre allatta.
Come vengono “utilizzate” le fusa
Il gatto domestico può utilizzare le fusa per interagire con il proprietario: può fare le fusa ad esempio per attirare l’attenzione, e possono continuare a farle anche mentre inizia a mandare altri segnali invece di nervosismo, come la coda arruffata.
Studiando i gatti domestici con radiomicrofoni si è visto che i gatti possono fare le fusa salutando un altro gatto, quando si stanno toelettando o vengono leccati da un altro gatto, o semplicemente mentre riposano a contatto con un altro gatto.
Raramente , ma succede, possono fare le fusa quando si trovano in difficoltà in seguito ad un forte dolore o poco prima di morire.
Più che un semplice segnale di contentezza sembra quindi un complesso segnale di socializzazione: un gatto che fa le fusa chiede ad un altro gatto o ad una persona di fare qualcosa per lui e di rimanere tranquillo.
Fare le fusa quindi ha un significato, ma non trasmette un preciso stato emotivo a chi le ascolta. Possono essere riprodotte mentre il gatto è felice, anzi spesso è così ma più spesso sono utilizzate per prolungare le circostanze che lo rendono felice. In altre occasioni, il gatto che fa le fusa può essere affamato o leggermente ansioso perché non è sicuro di come reagiranno il suo proprietario o un altro gatto; potrebbe anche provare paura o dolore. In tutte queste circostanze, il gatto usa istintivamente le fusa per cercare di cambiare la situazione a suo vantaggio.
Le fusa per comunicare con noi umani
Nonostante non siano ben capiti, i gatti dimostrano una grande flessibilità nel comunicare con noi, e hanno imparato che fare le fusa ha un effetto calmante sugli esseri umani e le usano insieme ai miagolii per costringerci a prestare loro attenzione e continuare un comportamento, come ad esempio le carezze, che gli procurano piacere. (Vedi anche l’articolo: Come il gatto percepisce l’uomo )
Un gatto che non fa le fusa non vuol dire che non vi vuole bene, perché le fusa non sono utilizzate, tranne che tra madri e cuccioli, per indicare affetto. L’affetto viene dimostrato con sfregamenti e il leccare e dimostrano affetto in questo modo anche verso di noi. Alcuni gatti non si sfregano e non leccano il proprietario, semplicemnte perché il proprietario gli ha insegnato a non farlo.
E il vostro gatto, quando fa le fusa?
Bradshaw, J.- Cat sense- Penguin Books Ltd.
Turner, D.C. and Bateson, P. – the domestic cat, the biology of its behaviour- Cambridge University press
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